Zarqa, Giordania (2013): Sostegno ai rifugiati siriani arrivati in Giordania

Zarqa, è la seconda città della Giordania (Stato del Medio Oriente, Asia) per numero di abitanti. Dal punto di vista economico e commerciale è una città piuttosto povera. Dal punto vista sociale presenta una realtà complessa, dove i problemi quotidiani si intrecciano con realtà di un mondo giovanile molto variegato e di difficile gestione. In questa città è presente una forte comunità cristiana. Questo porta un arricchimento, ma anche problemi religiosi in quanto Zarqa è una città piuttosto “tradizionalista”.

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La situazione attuale dei rifugiati in Giordania

Fuggiti dai bombardamenti, i rifugiati siriani sono ora intrappolati nel freddo. Alle prese con temperature sotto zero, pioggia e fango. L’inverno mediorientale ha reso ancora più miserabili le già dure condizioni di vita di migliaia di profughi. Onu dichiara: “Siamo sull’orlo di un disastro umanitario”.

Sono oltre 380.000 i rifugiati attualmente registrati in Giordania. Una situazione complessa, e apparentemente destinata a peggiorare, se è vero che “migliaia di persone aspettano ancora di essere registrate e sono state identificate come bisognose di assistenza, e ci sono centinaia di nuovi arrivi ogni settimana”.

La maggior parte dei rifugiati sono bambini, donne e anziani e vivono prive di personalità giuridica, soprattutto nella capitale Amman e le zone limitrofe come Zarqa, e lungo il confine con la Siria. I rifugiati sono esposti allo sfruttamento e alla violenza, la seconda è spesso diretta contro le donne.

A Zarqa, in particolare, gli oltre 40.000 persone tra cui moltissimi bambini, donne, disabili ed anziani, molti dei quali in condizione di vulnerabilità sociale, sono attualmente rifugiati nei locali gestiti dalla Caritas Giordania e delle chiese parrocchiali dove si cerca di garantire almeno un pasto al giorno ma, non si sa per quanto tempo a causa della mancanza del cibo.
Subito dopo dall’arrivo dei rifugiati siriani, i padri orionini hanno dato la loro disponibilità di mettersi in aiuto alla Caritas locale.

A Zarqa hanno da subito avviato un tentativo di pronto soccorso, anche per le medicazioni che si sono rese necessarie, in collaborazione con una clinica mobile di pronto soccorso inoltre, hanno distribuito, in base alla loro possibilità, dei generi alimentari e materiale igienico-sanitario a tutte le persone che si sono recati da loro.

Attualmente, alla comunità di Zarqa si rivolgono quotidianamente decine di persone, famiglie con bambini, anziani, disabili, nella speranza di un intervento solidale che sappia comunque mantenere e sviluppare i presupposti di una rinascita e di una speranza di vita.

I padri orionini sono ben consapevoli che, per la vastità delle problematiche emerse a causa della guerra civile siriana, la loro azione caritativa deve essere sostenuta dall’esterno: sostenendo l’emergenza si potrà riaprire uno spiraglio di speranza a partire proprio dai più bisognosi e vulnerabili. Da qui l’esigenza del progetto ” Sostegno ai rifugiati siriani arrivati in Giordania”.

Beneficiari diretti

  • Almeno quattrocento persone tra cui moltissimi bambini, neonati, ragazzi, donne vedove e anziani malati

Beneficiari indiretti

  • L’intero contesto sociale di Zarqa
  • Il contesto sociale dell’intera nazione giordana che potrà avvalersi delle opportunità di soccorso e di integrazione socio-culturale di persone, minori ed adulti, altrimenti esposte ai rischi della povertà, della marginalità, dell’esclusione e della devianza

Obiettivo

  • Promuovere un’azione efficace di emergenza a beneficio della popolazione rifugiata a causa della guerra civile in Siria
  • Offrire un’azione di sostegno psicologico idonea a garantire la ripresa della normalità di una vita sociale e culturale che contrasti sensibilmente ogni forma di nuova marginalità, di esclusione e di devianza come conseguenza di un ulteriore impoverimento a causa dell’atroce guerra civile

Obiettivi specifici

  • Intervenire nell’emergenza immediata con la distribuzione di Kit alimentari oppure dei ticket alimentari alle persone rifugiate maggiormente esposti ai rischi della sopravvivenza alimentare, secondo criteri di priorità dettati dal numero dei componenti e dalla presenza di disabili e anziani (I° FASE)
  • Distribuire Kit igienico-sanitari, sia per l’igiene personale nell’azione di contrasto alla diffusione d’infezioni di varia tipologia, che per la purificazione dell’acqua per l’utilizzo alimentare (II° FASE)
  • Accompagnare le persone rifugiate alle visite mediche necessarie per poter somministrare dei medicinali occorrenti per le cure dei assistiti in condizioni di bisogno (III° FASE)
  • Distribuire ai rifugiati delle coperte, delle stufe e delle bombole a gas per poter proteggere loro dal freddo e dando anche la possibilità di poter cucinare per la famiglia (IV° FASE)
  • Offrire sostegno psicologico, l’accoglienza e integrazione a beneficio degli oltre 400 persone rifugiate a causa della guerra civile in Siria con particolare attenzione ai bambini, ragazzi e le donne vedove con i figli (V° FASE)

Finanziamento: € 144.000

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